Oltre 36 di black out in tutta la zona del Cadore – la luce è mancata dalla mattina del 26 dicembre fino al primo pomeriggio-sera del 27 -. 80 gli uomini impiegati da Terna, responsabile della rete ad alta tensione dalle centrali delle cabine Enel, per liberare le linee elettriche su cui si sono abbattute le piante cariche di neve. Per raggiungere le linee in quota sono stati utilizzati 2 elicotteri. In vetta 2 metri di neve sono scesi tra la notte del 25 e la giornata del 26, quasi un metro a valle. Enel ha messo in campo 300 uomini e 100 gruppi elettrogeni che hanno consentito il ritorno alla normalità.
Tra le cause del disastro una rete vecchia che risale agli anni ’50. Nel 2009 era stato firmato un protocollo d’intesa tra la città di Belluno e i comuni interessati per rifare l’elettrodotto, ma inciampi burocratici, i soliti ambientalisti del “no” e ricorsi vari ne hanno impedito l’inizio.