Intelligenza emotiva

Pubblicato sulla rivista Altro&Oltre nr. 44, dicembre 2022

Intelligenza emotiva: in un saggio di Daniel Goleman molti spunti per raggiungere il successo…nella vita

Non sono solo le opportunità della vita a renderci felici e non è solo il nostro quoziente intellettivo a favorire una carriera brillante. Sono molte le variabili che entrano in gioco e che determinano il successo nell’esistenza delle persone.

L’intelligenza emotiva

Fattore determinante è l’intelligenza emotiva. In primo piano le componenti emozionali e la capacità degli individui di farle dialogare con la loro parte razionale. Si tratta di una complessa miscela che mette al centro l’empatia, la resilienza e la capacità di controllare le emozioni e i sentimenti.

Certo un elevato QI, un livello di studi superiore e condizioni sociali favorevoli, sono elementi importanti. Ma non bastano. E’ necessario avere anche doti intangibili, definite intelligenza emotiva, che servono a costruire relazioni positive rendendo più limpidi i rapporti con le persone, che si tratti di questioni di lavoro, di matrimonio o di amicizia. Costruire legami e alleanze, meritarsi la fiducia del prossimo è una ricchezza astratta decisiva per realizzare il nostro “diritto” di essere felici.

Intelligenza emotiva

Il segreto del successo

Misurarsi con la vita significa gestire fortuna e sfortuna. Essere ricchi, ad esempio, è una grande opportunità come lo è essere intelligenti o avere un bell’aspetto, ma non tutti coloro che hanno questi “asset”, sono felici. Interpretare in modo pessimistico le sconfitte poi, equivale a non essere in grado di gestire la “sfortuna”, e significa non riuscire ad avere sufficiente autostima per rialzarsi e ricominciare. Ed è proprio nella civiltà occidentale, moderna e benestante dove, paradossalmente, i problemi legati alla sopravvivenza sono superati, che si assiste alla diffusione crescente della depressione legata spesso a una visione pessimistica e alla scarsa considerazione di sé. Quindi qual è il segreto per sconfiggere le negatività e sfruttare i nostri talenti? La flessibilità nel pensiero, l’attenzione agli altri, l’intelligenza che dialoga col linguaggio del cuore, l’indipendenza, lo spirito critico, la capacità di collaborare. Infine il senso di relatività. Ognuno di noi dovrebbe infatti essere in grado di guardare alle proprie difficoltà ponendosi al di fuori di esse e oggettivizzando le questioni riconducendole all’interno di un contesto più generale. Un esempio: la guerra in Ucraina. Molti sono spaventati per le conseguenze economiche e per le ripercussioni sulle nostre condizioni di vita. Non scorgono la nostra forza, vedono solo la debolezza. Democrazia, ricchezza e superiorità militare, così come empatia e senso di giustizia verso un popolo invaso, sono le nostre armi, i nostri “asset” strategici, lo è altrettanto la convinzione di abitare in luoghi di assoluto privilegio, garanzia di un disagio che sarà solo passeggero. Ecco le chiavi del nostro successo.

Intelligenza emotiva è la chiave del successo

Si comincia da piccoli

Ed è in famiglia che si educa all’emotività e ai sentimenti. La sicurezza che ispirano i nostri genitori è il pilastro su cui si fonda la nostra autostima e la nostra competenza emozionale. Purtroppo l’instabilità delle coppie è fonte di grande dolore per i più piccoli, suscita senso di abbandono, il timore di non essere amati o addirittura di essere la causa delle separazioni e dei divorzi dei genitori. Non si cresce più all’interno di una famiglia allargata e la perdita di queste fonti stabili di autoidentificazione può provocare una condizione di vulnerabilità. Anche in questo caso l’intelligenza emotiva degli adulti può fare la differenza. Non si possono modificare le tendenze della società moderna: liquida e instabile, bisogna invece imparare a gestire i sentimenti negativi.

Le basi dell’intelligenza emotiva

Il libro di Daniel Goleman si chiude con il racconto di un insegnamento praticato in una scuola americana: la Scienza del sé. Una strategia educativa che si concentra sul tessuto emozionale della vita dei bambini utilizzando come argomento le tensioni e i traumi presenti nella loro vita. I contenuti di questa didattica corrispondono quasi interamente ai componenti dell’Intelligenza emotiva e si sviluppano in questi concetti: autoconsapevolezza cioè capacità di capire i sentimenti riconoscendo la propria forza e la propria debolezza; controllo delle emozioni imparando a trattare ansia, collera e tristezza; senso di responsabilità nelle proprie azioni; empatia, abilità sociale fondamentale che aiuta a comprendere i sentimenti altrui e ad assumere i diversi punti di vista rispettando i modi diversi in cui le persone considerano una situazione.

Nella Scienza del sé non vengono dati voti; la vita stessa è l’esame finale il cui risultato dipende da un complesso di fattori, alcuni misurabili altri intangibili, da coltivare sin dall’infanzia determinanti per costruire un destino felice.

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