+ 24% di visitatori dall’estero
Tra i protagonisti anche le scuole e originali opere d’arte realizzate con materiali di scarto
La Green economy a Ecomondo: quattro giorni alla fiera di Rimini dal 5 all’8 novembre all’insegna dell’economia sostenibile e del riciclo. Un evento che il mercato ha confermato appuntamento irrinunciabile per il business verde. Ciò grazie anche alla capacità organizzativa di IEG (Italian Exhibition Group). Insieme, il grande salone della circular economy: Key Energy con le imprese della filiera delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica; il biennale Sal.Ve. coi veicoli per l’ecologia e il debuttante DPE, orientato all’energy power.
1.300 aziende hanno occupato i 129.000 mq del quartiere fieristico riminese, sostenute da una domanda intensa, garantita anche da migliaia di buyers stranieri, arrivati a Rimini da 130 Paesi. Si è registrata una crescita del 24% della partecipazione degli operatori internazionali rispetto al 2018.
La manifestazione, inaugurata martedì 5 novembre dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ha meritato un giudizio esaltante: “Questa è la fiera più importante al mondo per la green economy, è in Italia e nel nostro Paese ci sono le eccellenze tecnologiche e le conoscenze utili a modificare comportamenti e processi”. L’Italia si conferma paese leader mondiale nell’ambito dello studio e della ricerca di energie rinnovabili.
A Rimini tutta la tecnologia innovativa per la gestione integrata e valorizzazione dei materiali a favore dell’efficienza dei processi di lavorazione. L’approvazione dell’UE del Pacchetto sull’Economia Circolare con il successivo recepimento a livello nazionale, offre alle imprese del recupero e del riciclo l’occasione di affrontare la sfida dell’evoluzione e trasformazione dal riciclo di rifiuti tipici di un’economia lineare a un compiuto sistema di economia circolare.
Tutto questo e non solo. A Rimini si gioca anche. E si gioca per imparare a rispettare l’Ambiente e a favorire la divulgazione di buone pratiche verdi soprattutto tra le nuove generazioni.
Così allo stand del Gruppo Fiori, azienda del territorio bolognese, che opera nel settore del recupero dei metalli, e che da molti anni propone ai ragazzi delle scuole, giochi interattivi per conoscere il riciclo dei materiali ferrosi. Quest’anno in occasione del 150° anniversario della tavola periodica, l’attività ludica si è concentrata sulle proprietà dei metalli. Il laboratorio dal titolo “L’ elemento inesauribile del riciclo”, prevede una serie di indovinelli a punti. Le proprietà dei materiali sono riportate a terra su un tabellone che riproduce la tavola periodica degli elementi. Il gioco vede contrapposte quattro squadre che si confrontano senza esclusione di colpi sulle loro competenze scientifiche. Vince naturalmente la squadra che indovina di più guadagnando il maggior punteggio. Come di consueto conducono il laboratorio gli scienziati di Tecnoscienza.
Anche Cisa S.p.A. società pugliese di Massafra nel tarantino, che si occupa di valorizzazione dei rifiuti, fa divertire coi rifiuti gli alunni delle scuole. Nel suo stand ha allestito un piccolo teatrino dove compaiono su uno schermo animazioni sulle varie tipologie di rifiuti e sulle modalità per riciclarli. Due animatori spiegano, attraverso una mimica divertente, come si svolge questa importante attività. Ma l’invitato illustre è Ha Schult, l’artista delle “statue spazzatura” che interviene fornendo i suoi spunti personali ai ragazzi. Fa da sfondo, un’esposizione delle sue opere: solo alcuni dei 1.000 uomini spazzatura, realizzati cioè con materiali di scarto, che hanno viaggiato per il mondo dalle Piramidi di Giza alla Grande Muraglia cinese, da Parigi a Roma e il 25 agosto scorso anche a Matera, città italiana della cultura.
Un altro suggestivo allestimento è quello di Herambiente, nota multiutility bolognese, che tra le tante vocazioni ambientali, mette in primo piano quella della salvaguardia del mare. Il tema, “Un mare da salvare” per uno spazio espositivo all’insegna dell’arte del riuso. Numerose le specie marine rappresentate e realizzate con materiali di recupero per sottolineare l’importanza della tutela dei mari e l’impatto ambientale dei rifiuti. Sei sono i delfini, simbolo di intelligenza e amicizia con l’uomo. Poi ci sono Pesci palla, Betta splenders, polpi, tartarughe, una balena e cavallucci marini: tutte opere realizzate da SCART in collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Firenze e Carrara. Testimonial d’eccezione contro l’inquinamento dei nostri mari anche il Capodoglio Giovanni, installazione artistica di Edoardo Malagigi, lunga 12 metri e adagiata su una piscina proprio di fronte allo stand, che riproduce il cetaceo a grandezza naturale realizzato con 2.220 contenitori per bevande recuperati in uno degli impianti di selezione della multiutility.