Intelligenza artificiale tra le mura domestiche
Presentato il 23 maggio alle Serre dei giardini Margherita a Bologna, il Progetto Habitat: un nuovo modo di gestire la quotidianità e la salute di anziani e disabili.
Di cosa si tratta
Habitat è una piattaforma basata sulle tecnologie più innovative dell’internet of Thing, un magico insieme di sensori che vigilano discretamente su anziani e disabili, consentendo loro di vivere comodamente nelle loro abitazioni, evitando ospedalizzazione o lungodegenze.
Come funziona
Vengono ingegnerizzati oggetti di uso quotidiano, conferendo loro elementi di “intelligenza” (smart objects). Una semplice applique nasconde un innovativo sistema di localizzazione indoor basato sulla tecnologia dell’Identificazione a radiofrequenza (RFID) che consente di tracciare in tempo reale la posizione della persona all’interno dell’ambiente. Una comoda poltrona da salotto rileva in continuo la postura e può dare consigli al fine di evitare comportamenti scorretti. Una confortevole cintura, dotata di sensoristica inerziale wireless, costituisce un sistema di mobile health finalizzato alla valutazione del movimento sia indoor che outdoor. La Radio o lo Smartphone degli utenti sono la naturale interfaccia di restituzione dei dati monitorati dal sistema: tecniche di intelligenza artificiale (AI) consentono il loro aggiornamento in maniera trasparente e senza la necessità di procedure complesse da parte dell’utente, sia esso la persona assistita o il familiare.
Per una casa Smart
La casa diventa così Smart, dotata di semplici oggetti che aiutano solo se serve e se lo si desidera. L’aumento dell’età media della popolazione impone di trovare soluzioni per sostenere e prolungare l’autonomia delle persone nei loro luoghi ed ambienti quotidiani. A migliorare, sarà la qualità della vita degli ultra 70enni, una fetta di popolazione in forte espansione, ma non solo, anche di persone con disabilità o affette da malattie invalidanti. Ed è proprio da innovazioni tecnologiche come questa, che arriveranno le soluzioni più efficaci per ottimizzare la spesa sanitaria, in continua crescita a causa del progressivo invecchiamento della popolazione.
Il progetto
Il Progetto Habitat è coordinato dal Centro di Ricerca Industriale dell’Università di Bologna e finanziato dalla Regione Emilia Romagna (Por Fesr 2014-2020). Partecipano TechneHub dell’Università di Ferrara, ASCInsieme e Centro per l’innovazione Romagna Tech. Ne è coordinatrice la professoressa Alessandra Costanzo, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”, Università di Bologna.
Dal 18 al 20 aprile scorso Habitat è stato esposto alla fiera di Bologna nell’ambito della manifestazione Exposanità 2018.